lunedì 15 aprile 2013

immagini prima del trekking

Ieri ultimo giorno di trasferimento in jeep prima dell'inizio del trekking: un tortuoso e scomodo viaggio tra le strade polverose e i piccoli villaggi del Nepal orientale; dapprima sosta a Tharpu e poi arrivo in serata a Kheklebung.
Qui sotto alcune foto... e poi alcune impressioni di Mario Vielmo.








"Ieri è stato emozionante vedere l'Everst e il Makalu dal finestrino del nostro turbo elica della Buddha Air diretto a Bradhapur. Ancora più emozionante vedere pochi istanti prima di aterrare il grande massiccio Himalayano del Kangchenjunga. Si vedeva benissimo tutta la parete sud e la nostra  via di salita. Ad attenderci al nostro arrivo un caldo soffocante di 36 gradi della bassa pianura nepalese per ricordarci che l'India dista a soli 25 chilometri. No sono mancati i problemi che qui con molta filosofia bisogna acettare con serenità. Due nostri bidoni contenente del materiale alpistico hanno dovuto prendere un altro volo ritardando così la partenza verso le scoscese vallate della terra dei Limbu, una delle tante etnie che vivono in Nepal. Decidiamo così assieme al nostro staff nepalese di partire comunque. Il camion con a bordo i 7 quintali fra materiale da campo , cibo e atrezzatura alpinistica è partito dopo. Eravamo tutti e quattrro stanchi dopo due giorni e mezzo trascorsi a Kathmandu a risolvere alcune questioni logistiche e controllare tutta la nostra atrezzatura. Poi  sempicemente bello svegliarsi tra un sonnellino e l'altro e vedere dai finestrini della nostra jeep questo magnifico paese;  le bellissime e dolci  colline del terrai nepalese, la maggior parte sono coltivazioni di piante  di the. E poi osservare questo popolo  dignitoso e sereno che con la massima  calma si muovono come stessero vivendo ogni singolo momento della loro giornata.Come se il tempo qui avesse insegnato a loro che quel che conta è il qui, ora, adesso. Non credo che tutto ciò sia dettato da uno stile di vita guidato dalla povertà, ma bensì da un legame molto forte con la madre terra che qui più di ogni altro posto al mondo sente la vicinanza di un luogo non comune e altissimo come la catena montuosa Himalayana. Nel tragitto non poteva mancare qualche piccolo inconveniente,  come ad esempio la nostra jeep che ieri ci ha atteso una bella sorpresa, ropmendosi un manicotto del  motore con  perdita consistente d'olio. No problem, il nostro mitico driver ci ha fatto accomodare in piccolo bar "o baracca legno". E dopo due ore è tornato con la 4x4 riparata e ruggente . Don't worry be happy " credo sia diventato il nostro motto". Oggi abbiamo fatto il resto del tragitto su strada sterrata, è andata bene e siamo arrivati all’ultimo villaggio senza intoppi. Da domani inizia ilo nostro trekking, sarà più difficile per noi comunicare, ma ce la faremo!!"
(Mario Vielmo)

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