Se si guarda bene si vedono gli omini che salgono e scendono
per i seracchi.. lenti, lentissimi, tanti.. troppi! La mia voglia di misurarmi
con questa massa di blocchi ghiacciati e ammassati è bloccata dal timore che
essa incute solo a guardarla e dalla troppa gente che vedo salire e salire
troppo lentamente. L'altro giorno ho osservato dalla mia comoda sedia al caldo
del sole himalayano una tizia armeggiare per 30 minuti nel tentativo di calzare
i ramponi.. ero esterrefatta!
Ieri Sebastiano, Marco ed io siam saliti al C1 del Pumori a
5860m per acclimatarci e la nostra fatica è stata ripagata da una vista
stupenda sulla via di salita e da una coppia di aquile maestose e bellissime
che ci han volteggiato sulla testa a dimostrazione che qui le padrone son solo
loro!
In discesa ho trovato un trekker malese colpito da edema
cerebrale e così... potevo lasciarlo lì nella morena? Eh no! E così per non
perdere l'abitudine ai soccorsi mi son fermata e l'ho soccorso chiamando poi
via radio la tenda medica che ha
chiamato l'elicottero e mandato in aiuto il personale con ossigeno e camera
iperbarica. Caso spinoso perchè il malato apparentemente era presente e capiva
le mie domande, ma poi continuava a ridere e voleva a tutti i costi arrivare al
BC e non c'è stato verso di farlo ragionare! Di elicotteri ne son volati due a
prendere turisti prima che uno atterrasse per noi.
Intanto un vento gelido ci spazzava e i "5 minuti"
nepalesi diventavano mezz'ore. Il malato intanto si addormentava e a tentare di
svegliarlo rideva come un matto con gli occhi velati.
Stamattina si parlava dei trekker tra una fetta di colomba e
un pancake. Ripenso a tutti voi, ai sogni
che ognuno ha messo in questo trekking.
A Dante che dietro allo sguardo
serio è riuscito a fare un primato dietro l'altro (prima camminata nella neve,
prima condivisione di spazi con un compagno, prima quota 5300m conquistata con
le sue gambe.. )e si è commosso all'ingresso al campo base del "suo"
Everest.
A Giorgio e Magda che son saliti legati e han saputo poi separarsi
fisicamente (grande Magda a saper rinunciare sapendosi ascoltare) ma rimanendo
legati col pensiero.
A Giorgio ed Enza assieme sempre.
A Luca sempre sorridente
in ogni momento.
A Nicola che zitto zitto ci ha portato un vespaiolo e due
bottiglie di liquore di genziana autoprodotto!
Ad Annalisa che in silenzio ha
camminato spesso sola gustandosi panorami e solitudine!
A Patrizia sempre in
movimento.
A don Roberto col suo passo da gazzella e Sergio che ha sfidato le
sue abitudini per venire qui a vivere con poco o niente comodità.
A Fabio
silenzioso, ma sempre presente col suo sorriso e la sua professionalità.
E
Mario preoccupato e appassionato trekker.
Bel gruppo che ha fatto delle differenze un punto su cui
ridere anzichè litigare.
E siamo qui.. ad aspettare di salire per il temuto Ice Fall.."
(Annina)
Là dietro... il Lhotse |
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaUna foto magnifica!
RispondiEliminaHo visto che siete passati a salutare i miei colleghi alla Piramide e... occhi aperti sull'Ice Fall!
...la foto è sparita!!
RispondiEliminaGuardate anche per me queste meraviglie !!! Baciiiiiiii
ops...errore:la foto è stupendaaaa
RispondiEliminaops...errore:la foto è stupendaaaa
RispondiElimina