mercoledì 4 luglio 2012

sul ghiacciaio dei Gasherbrum


...vi scrivo dal BC dopo esser salita al C1 ed esser stata costretta a scendere.
3 giorni fa siamo partiti alle 2:00 per esser sicuri di trovare le condizioni migliori per attraversare l’Ice Fall. Camminare nel buio con la sola luce delle frontali è una sensazione strana. .tutto attorno il buio totale, i crepacci non hanno fondo, la neve scricchiola sotto i ramponi, i seracchi sono blocchi informi di cui non distingui la fine e l’acqua dei ruscelletti o tace imprigionata nella morsa di ghiaccio della notte o borbotta sotto strati di ghiaccio nero.
Il sole ci coglie mentre zigzaghiamo al di sopra dell’Ice Fall seguendo la traccia che quest’anno passa pericolosamente sotto il G5 e le sue valanghe. Arriviamo al C1 sotto una fine nevicata (qui la stabilità del tempo è un optional), piantiamo la seconda tendina e ci infiliamo dentro stravolti. 
Louis ed io, che dividiamo una delle tende, ci addormentiamo e solo alle 15:00 ci prepariamo dei noodles... solo per riaddormetarci subito dopo. Per cena mi preparo una busta di spaghetti alla siciliana liofilizzati... e poi di nuovo a nanna. 
La notte per me è un incubo, lo stomaco si ribella a quello che probabilmente è aglio cammuffato. La mattina è fredda e ventosa e ci mettiamo un po’ di ore a prepararci, far sciogliere la neve per la colazione, quella per le borracce, smontare la tenda e poi metterci in moto. Quelle che dovevano essere le 2:00 diventano invariabilmente le 4:00 o le 5:00. 
Ci mettiamo in marcia verso il C2, ma a metà strada il mio stomaco e le mie gambe non ne vogliono sapere più di andare avanti. Cosi’ mi slego e torno sola soletta verso il C1... non è che volessi compagnia, ma sicuramente senza gas, nè stoviglie la vedo dura aspettare gli altri per 2 giorni!! Ma comincio a capire che da queste parti funziona cosi’ sempre!!
Dal C2 del G2 intanto sta scendendo gente e la mia mente lavora febbrilmente per elaborare un piano di riserva: una notte qui senza gas nè nulla di nulla non si può, devo scendere! 
Il primo svizzero a cui chiedo se mi puo’ aiutare a scendere al BC mi dice che lui è troppo veloce. Grazie! (Jachob direbbe “fuck”, la sua parola preferita)
Per fortuna che il secondo gruppo che arriva mi accoglie a braccia aperte: la loro guida, Andrej mi lega assieme ad un suo cliente e verso le 9:00 cominciamo a scendere. Il sole ci brucia sulle teste e la neve finisce il lavoro col suo riverbero micidiale e rendendo faticoso l’incedere per la consistenza della pappetta!
Arrivati ad un punto che i coreani dicono “No danger, be careful!!” dove c’è un seracco sospeso sulle teste e un crepaccio da saltare, lascio andare Andrej che salta, mi chede corda e quindi salto anch’io e mentre lui si cala lungo una corda fissa che attraversa un muro di 90 gradi e gli dò altra corda, il ponte di neve sotto i miei piedi crolla e io finisco in un buco riuscendo a trattenermi con il braccio destro al bordo. Sento lo strappo alla spalla, ma non posso fermarmi a fare troppo la sottile, pianto la piccozza e mi tiro su. 
Proseguiamo scappando ai seracchi sospesi e finalmente dopo 5 ore siamo al BC... non mi pare vero! Un uomo-miraggio ci viene incontro portando un bicchierone di Fanta a tutti...non mi è mai piaciuta la Fanta (come si dice da noi “Fanta, l’è minga buna, ma l’è tanta!"), ma adesso mi pare la bevanda più buona del mondo!!
Arrivo al mio campo scortata da due militari che cercano di broccolare e mi chiedono se sono sposata, se possono aiutarmi a portare lo zaino e così via e sono così felice di essere arrivata che gli dico che ho due mariti e che lo zaino contiene dei segreti che non posso mollare a chiunque!
Ed eccomi qui col mio dolore alla spalla e alle coste e la difficoltà a respirare a chiedermi ancora una volta: e mo’ che faccio? Rischio a risalire o la mia spedizione finisce qui?


x Alessia: il porridge è buono, è un po’ come la zuppetta che si faceva la mamma a colazione quando eravamo piccole e noi la prendevamo in giro... vedi che alla fine tutto è pelbe, il nodo infinito!!!

x Mario Vielmo: sai che c’è ancora quel pazzo di guida polacca? sì proprio lui, quello che l’anno scorso era con le ragazze che facevano un casino infernale! quest’anno è solo, ma è sempre bizzarro! tu stai bene?

Queste le foto della salita a Campo 2 e del primo tratto del Japanese Couloir; per il racconto vai qui (in inglese).

Going up to Gasherbrum La (GI on the right side)
Climbing up the fix rope to camp 2

Alone between G1 and G2. G5 and G6 in Background

Climbing up to Gasherbrum La

It’s a trap ! (picture of Jacob few seconds before he fell down into the enormous crevasse)

The abyss (Jacob in background)

Back on track : Flat ground before the Japanese couloir

Short brake before real action in the Japanese couloir

Getting steeper and steeper

I found my orange rope from last summer (We want to thank New England rope for their precious help)

Two new great climbing partners : Rob and Jacob

No comments...

Climbing down the Japanese couloir after a nice day of work

Back to our VE 25 tent in C2

8 commenti:

  1. non maollare annalisa è vero è dura ma con calma riordina le idee e vedrai che ce la fai noi siamo con tè vaiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! lorenzo CAI Urgnano

    RispondiElimina
  2. ma quel signore svizzero (signore.....) ma èproprio vero che tanti sone dei menefreghisti non ci sono più regole ed amicizia in questo alpinismo????

    RispondiElimina
  3. qualsiasi decisione prendi è la tua.
    Riprendi le forze e... siamo con te

    RispondiElimina
  4. comunque DAI ANNALISA, siamo con te!!!
    già una volta ti ho sentito dire "ora cosa faccio" e sei ripartita più determinata di prima...
    mi raccomando prima di tutto riprenditi!!!

    RispondiElimina
  5. Che trappole! La variabilità termica certo nn aiuta la stabilità...
    Prova a vedere come stai nei prossimi giorni e decidi.
    La solidarietà che diceva Lorenzo viene lasciata alla dogana da quelle parti...per fortuna di Annalisa non sempre...
    Un abbraccio

    RispondiElimina
  6. Forza Annalisa! Siamo con te! Matteo

    RispondiElimina
  7. Cavolo.. ke sfortuna.. xò di certo hai tanta tanta determinazione.. e ti aiuterà a decidere cosa fare..
    ke la forza sia con te!!! :)

    RispondiElimina
  8. Forza Annalisa! Il gruppo alpini di azzano san paolo sez di bergamo, da me rappresentato (wow) tifa per te!
    Massimo

    RispondiElimina