"Siamo arrivati 3 giorni fa al Campo Base. L'impressione non
è stata delle migliori :faceva un freddo cane e tirava un vento gelido. Ho
vagato per il campo (immenso) alla ricerca delle nostre tende curiosando qua e
là. Chorten beneauguranti di dimensioni giganti con bandiere grandi come tende
sventolanti (la gara di chi impressiona di più?) nel vento, antenne che
sbucavano qua e là quasi una per tenda (?!?!), muretti a secco a delimitare le
tende (un vaso di gerani non avrebbe sicuramente stonato), dicono ci sia pure
una bakery.. mah...
I nostri uomini di campo ci aspettavano nel nostro piccolo
regno fatto di una tenda cucina, una tenda mensa, un w.c. e 4 tende-nanna.
Notte gelida con la sorpresa al mattino di trovare gelati i bagnoschiuma, la
crema per il viso (che va staccata a spatolate), le salviettine umidificate che
han tutto l'aspetto di baccalà e persino la soluzione salina delle lenti a
contatto. Ormai il mio sacco a pelo dà asilo politico a molte cose e girarsi la
notte è abbastanza complicato pena trovarsi il tubetto dello shampoo nella
schiena o la cinghia della macchina fotografica attorcigliata ai piedi.
Due giorni fa un via vai ancora maggiore del solito di
elicotteri (oggi ne abbiam contati 22) ci ha incuriositi. Da uno abbiam visto
scendere dei militari e al volo successivo quello che ci han detto essere il
Ministro del Turismo. Ci siam diretti al meeting dal quale speravamo uscisse
una risposta per noi alpinisti in attesa di scalare Everest o Lhotse.
La situazione è questa: come sapete son morti 15 sherpa di
cui 1 Icefall Doctor, 5 feriti e 5 dispersi sotto il crollo di un enorme
seracco caduto dal Lho La. Nessun errore umano,la sorte solamente ha voluto che
cadesse proprio in quell'attimo, poteva cadere di notte o quando il gruppo era
passato e invece? Invece è caduto proprio in quell'attimo. Colpa di nessuno: nè
degli sherpa, nè della Natura e nemmeno dei "turisti dell'everest"
come qualche "grande" della montagna ama riempirsi la bocca sparando
giudizi gratuiti a scopo autocerebrativo!
La montagna è di tutti e purtroppo alcuni la vivono in modi
che non coincidono col mio modo di scalare, ma per questo non posso criticarli.
Ognuno sale come vuole e come può: con ossigeno, tirato come un sacco di patate
da gruppi di sherpa che gli lavano pure i capelli (come succedeva l'anno scorso
al Kangchenjunga), con le sue gambe, senza una gamba, senza mani, coi denti.
C'è anche chi scala l'Everest perchè nel suo paese questo gli darà prestigio e
non importa se non ha mai scalato in vita sua! E ormai le spedizioni
commerciali promettono di tutto, anche la cima! Proprio grazie a loro che da
stamattina almeno 35 elicotteri son volati su e giù dal C2 per riportare le
centinaia di bombole di ossigeno che sarebbero servite a “garantire” il
successo.
E purtroppo o per fortuna, su queste due montagne che
condividono qualche campo, anche gli sherpa si sono organizzati per garantire
una maggior sicurezza nella salita dell'Ice Fall e ormai paghi per attraversare
l'Ice Fall che altri han attrezzato e non puoi "passare più a destra"
come qualcuno ha scritto sulla mia pagina FB.
Comunque la situazione è questa: al meeting han parlato in
tanti (purtroppo in nepalese) tra ovazioni e fischi di sherpa che
rappresentavano i 3/4 dei presenti. Sindacalisti, ministro del Turismo, capo
degli sherpa, rappresentante dell'Himalaya Rescue Association of Nepal..."
Ognuno ha presentato i suoi punti di vista, le sue richieste
di maggior tutela, di assicurazioni e indennità maggiori alle famiglie; chi ha
urlato, incitato, chi ha cercato di mediare. Alla fine delle due ore la
situazione però è questa: nessuna decisione è stata presa!
Tutte le parti ci penseranno ed entro due giorni ci daranno
risposta… maybe.. .come amano dire in Nepal che corrisponde più o meno all'Inshallah
in Pakistan.
Tanta confusione. Vediamo elicotteri liberare giornalisti
affamati di notizie che dopo un ora se ne vanno storditi dalla quota avendo
fatto solo qualche foto qua e là. Vediamo carovane di yak andarsene cariche di
sacconi e materiali, molte spedizioni commerciali stanno abbandonando
spaventate dalle continue valanghe che cadono dove è caduto il seracco. Il
campo resta come congelato: regna un silenzio irreale rotto solo dal frastuono
degli elicotteri.
Chiediamo in giro, ma nessuno sa darci due risposte uguali, si
vive solo con l'attesa di una risposta.
Solo questo: una risposta! Sia essa positiva o negativa.”
(Annina)
Peccato Anna, peccato stare lassù e non capire cosa succederà domani...
RispondiEliminaDavanti a tutte queste trattive la tragedia sembra quasi passare in secondo piano. Eppure i cadaveri ci sono e sono reali. Immagino da una parte gli Sherpa che chiedono solo più diritti, quei diritti che tutto il frastuono delle spedizioni non gli fa avere, peccato che debbano arrivare al ricatto: o i diritti o la cima. Eppure sono solo lavoratori...ma se si pensa alle nostre fabbriche anche da noi è successo qualcosa di analogo in anni passatti...Alla fine è proprio vero che tutto il mondo è paese.
Permettimi una battuta: la prossima montagna che scegli comunicamela per tempo, cosi' ci passo lontano (una volta il camion, un'altra la valanga, questa il seracco!!!!)